Come nell’arte, così anche nell’artigianato si parla di “pezzi unici”. L’imperfezione è il valore aggiunto della creatività.
Qui, nel mio atelier di sperimentazione digitale, faccio questo: cerco “pezzi unici”. Progetti appassionanti, collaborazioni genuine e incontri che aiutano a crescere. Aiuto artigiani, artisti e creativi ad eplorare il proprio universo creativo, a sviluppare i progetti creativi che tengono nel cassetto da troppo tempo e a vivere della propria arte, acquisendo un metodo che li sostenga nell’affrontare le sfide creative e professionali.
Insieme possiamo sviluppare carriere creative e artistiche concrete, e trasformare la creatività in un lavoro a tempo pieno.
Non volevo essere creativa
Sono cresciuta al mare. Mentre giravano la splendida scena di apertura di “Nuovo cinema Paradiso” dalle finestre dell’appartamento al piano di sotto, io gattonavo allegramente al piano di sopra.
Il cinema e la creatività hanno fatto parte della mia vita da sempre: il primo è diventato una passione, che mi ha portato a laurearmi al DAMS diversi anni dopo, la seconda è sempre stato un bisogno, una parte di me.
Durante gli anni universitari sono stata un’apprendista tatuatrice e ho avviato una piccola attività amatoriale per la creazione di gioielli artigianali. Ho abbandonato tutto per dedicarmi totalmente agli studi, o almeno era quello che dicevo agli altri.
In realtà non mi consideravo abbastanza brava, e pensavo che non avrei mai potuto guadagnarmi da vivere con un mestiere artistico o artigianale.
Il valore dell’imperfezione
I mestieri creativi richiedono studio, tecnica e talento, ma spesso l’approccio di valutazione a cui siamo abituati negli ambienti accademici e scolastici porta a confrontarsi in modo ossessivo con i risultati altrui e a dare poco valore al proprio processo creativo.
So che anche tu hai percepito più volte quella sensazione di frustrazione, di inadeguatezza, come se le tue idee fossero sempre meno originali, meno sorprendenti, meno talentuose di quelle altrui.
Ognuno di noi segue vie diverse e il confronto con chi ha già percorso chilometri quando ancora si è ai primi passi, è solo controproducente. Esplorare, osservare con curiosità, a sperimentare, ci aiuta invece a progredire nel percorso e a mettere sempre maggiore distanza tra noi e il perfezionismo.
Il mio manifesto in 6 punti
1. Goditi il processo creativo
La creazione è un viaggio. Se non ti godi il lento scorrere del panorama dal finestrino del treno hai perso l’occasione di vivere appieno quel viaggio. Apprezza ogni fase del tuo processo creativo: il risultato saranno opere uniche.
2. Valorizza le imperfezioni
Osserva le imperfezioni, rendile parte del tuo processo. Ogni opera a cui darai forma avrà un tangibile segno di te.
3. Lasciati ispirare
Trai ispirazione da tutto ciò che ami, da ciò che ti circonda. Cerca la bellezza dove ancora non è riuscito nessuno a trovarla: in un bicchiere sporco di caffè, nella biancheria stesa al sole, in un muro scrostato dagli anni. Osserva con i tuoi occhi.
4. Osa, commetti errori
Trova spazio per la sperimentazione. Cambia prospettiva, prova cose mai fatte. Sbaglia e trai tutta l’ispirazione che puoi da ogni errore. Non temere il cambiamento, accoglilo e fanne tesoro.
5. Prendi il tuo tempo
Trova i ritmi che ti permettono di vivere in modo sostenibile per te. Dedica al tuo processo creativo il giusto tempo, e non rinunciare mai alle pause: sono cibo salutare per le menti creative.
6. Dai valore alla memoria
Il tuo immaginario visivo è nato con te. I ricordi sono una potentissima fonte di ispirazione a cui attingere e proprio come le imperfezioni sono unici. Un archivio di immagini, odori, suoni e parole che appartiene solo a te: ha un valore prezioso, tienilo a mente.
Perchè un "atelier digitale"?
L’atelier dell’artista è sempre stato un luogo magico nel mio immaginario. Non solo per via delle opere d’arte o dei film sugli artisti bohémien della Parigi anni ‘20. Ho sempre immaginato l’atelier come un luogo di ricerca, di sperimentazione, dove sbagliare liberamente ed essere te stesso senza giudizi.
Il mio è un piccolo atelier digitale, aperto a tutti, che non pone limiti geografici e fisici. Un luogo semplice, in bianco e nero come i vecchi film, in cui ho deciso di custodire e condividere ricordi, errori e ispirazione con tutti i visitatori di passaggio.
Quali sono i tuoi bisogni oggi?
Dopo 10 anni di carriera nel ruolo di eCommerce e Project manager ho fatto i conti con i ritmi frenetici, un insano ambiente competitivo e 2 settimane di ferie annuali, che mi facevano paura per la mole di lavoro che avrei trovato al mio rientro.
Ho ritrovato il benessere nel disegno. Avevo messo da parte i mestieri creativi per diventare un tecnico del digitale, ma ho ricevuto la prima commissione per le illustrazioni di un libro dopo 2 mesi dall’apertura del mio account Instagram. Tuttavia ero profondamente distante da quel settore, non sapevo da dove partire e accettavo commissioni impossibili per quattro spiccioli.
Dovevo fare chiarezza, partendo da me e dai miei reali desideri. Il primo passo è stato mettere nero su bianco quali fossero i miei bisogni, il secondo aprire la partita IVA. Tra successi, tentativi e cadute libere è nato il mio metodo per ottimizzare il processo creativo, trovare uno stile unico e gestire, senza stress, le commissioni e le consegne.
Ho trovato la mia strada valorizzando le mie imperfezioni, ed è quello che propongo a te per progredire con il tuo progetto. Tu sai quali sono i tuoi bisogni? Hai mai messo nero su bianco cosa vuoi tu per te stess*?
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Imperfetta
Appunti rilassati dal mio atelier di sperimentazione creativa. Una domenica al mese, quando ho davvero qualcosa di interessante da condividere con te, arrivo nella tua casella mail in punta di piedi.
Semplici parole e imperfette immagini, senza pretesa di insegnare ma con la speranza di ispirare.